All’oscuro e nell’oscurità, com’è la tua è la mia. (Al buio non ci sono distinzioni, ma tutte le cose sembrano uguali, nel senso che sono pervase dalla stessa connotazione: ombra fitta).
Nel tempo della vecchiaia emergono tutti i difetti. (È il periodo più critico del ciclo biologico umano).
Alla vecchiaia mi devo mettere le calze rosse. (Da vecchio sono costretto a fare il ruffiano! Probabilmente perché ad una certa età non si hanno pruriti amorosi diretti [n.d.r.]).
AII’Ave Maria chi ancora nel campo e chi per la via; al Padre Nostro chi per la casa e chi per le coste (le pendici della montagna). (Quando i rintocchi serali delle campane scandivano la fine della giornata c’era ancora chi doveva fare parecchio cammino per rientrare a casa).
A lavar la testa all’asino si perde l’acqua e il sapone. (Lo si dice quando non si è ascoltati nonostante si diano tanti buoni consigli).
Dal giorno dei Santi, svelli e ripianta. (Dall’inizio di novembre non c’è più pericolo che le piante appassiscano).
Ai suonatori non si portano serenate. (È come voler portare consigli a un cosigliori).
Il buono è ucciso da un tuono. (La folgore si abbatte sulle piante alte e rigogliose, non sulla sterpaglia).
Al cuore non si comanda. (Infatti «Va’ dove ti porta il cuore»).