È brutta più lei che i debiti! (Vuol dire che i debiti sono veramente brutti!)
È caduto come il maccherone nel formaggio. (per esempio: È andato a far parte di una famiglia molto agiata).
È più la spesa che l’impresa. (Non conviene. Si spende più di quanto si potrebbe incassare).
E che me ne porto? L’anello del portone… (cioè l’anello metallico che spesso sostituiva un pomo e faceva pure da picchiotto. Doveva essere qualcuna che, licenziata e senza alcun indennizzo si ritrovava disoccupata, dopo di aver prestato servizio per anni presso una famiglia «gentilizia»).
E chi si è visto, si è visto. (Chi non è riuscito ad incontrarsi lo farà in altra occasione; incominciamo noi a fare ciò che dobbiamo senza preoccuparci più di chi non è venuto, degli assenti).
lo chiamo padre a chi mi dà pane. (Sono disposto – vuol dire – a cambiare parrocchia, a cambiare partito, a cambiare bandiera… pur di poter vivere).
È come l’escremento dell’asino; non profuma e non puzza. (Può essere detto dei dubbiosi, degli esitanti, degli indecisi, degli irresoluti, dei perplessi, dei tentennanti).
È come il pidocchio che prima ti succhia e poi ti svergogna. (cioè fa in modo che si accorgano che sei stato pidocchioso).
È come il riccio, punge a qualunque posto lo tocchi. (È appena il caso di dire che bisogna comunque «prenderlo con le pinze»).
È come se fosse una piovuta a maggio. (mese in cui è davvero ben accettata).