Alla Candelora (2 febbraio) un po’ di pioggia e un po’ di sole e l’annata è uscita fuori. (Se si verificano queste due condizioni ci possiamo ritenere – secondo un vecchio pronostico – già fuori dall’inverno).
A casa di medici e avvocati, entri ed aspetti. (Là dove si osserva la norma del proprio turno a seconda dell’ordine di arrivo. A prescindere da tutto ciò lo si diceva anche per la cosiddetta anticamera che era costretto a fare persino un unico cliente).
A casa di pezzenti non mancano mai tozzi di pane. (Quando qualcuno si autoinvita a pranzo, lo dice il padrone di casa per dimostrare il proprio piacere e per sottintendere che di certo non lo farà rimanere digiuno).
A casa di suonatori non si portano serenate. (Non si può cercare di ingannare chi è già matricolato).
In modo grossolano, testardo e con scarsa educazione.
A dispetto di chi vuole il nostro male. (Anticamente le persone avevano più spesso il timore che altri desiderassero il loro male, e perciò, dopo mangiato e bevuto o dopo aver fatto un buon affare esprimevano questa frase).
Alla buona, con superficialità, senza la dovuta cura; senza criterio.
Alla malafemmina e al poveruomo dà il loro (ciò che spetta o ciò che credi) e lasciali andare. (Vuol dire che certe persone è meglio perderle che trovarle).
Gioco di bambini, consistente nell’effet- tuare salti in un certo modo prefissato entro sette riquadri segnati per terra.
Alla salute! (Cin-Cin) dice chi beve alzando il bicchiere, come espressione augurale e gli astanti rispondono «DDÒ VÀI» = «dove va», che vorrebbe significare: alla salute di chi beve.