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Calce per muratura; calcio. «M’À DÀ-T NU CA-V-C’ NGÙ-L!»

Gioco di ragazzi.La squadra di ragazzi sor­teggiata si appresta a saltare, a turno sulle schiene dei ragazzi dell’altra squadra pie­gati l’uno sulla schiena dell’altroel’ultimo, seduto al gradino, regge il primo, li guarda e si chiama «VAMMÀNA», non si sa perché. Se quelli che stanno sotto non riescono a sopportare il peso degli altri, con la parola «VÀGLIA» chiedono riposo. Quindi si ricomincia. Se qualcuno, dopo di aver spiccato il suo sa Ito, perde l’eq u i li b rio e tocca terra, a I lo ra sarà la sua squadra a piegarsi in attesa di essere «cavalcata».

Cavallo, se riesci a fare questa salita ti comprerò cavezza e sonagliera nuova. (Come se la cavezza non fosse anche una limitazione di libertà).

Signorina festaiola estroversa e che non va troppo per il sottile.

Gnocchi di pasta di farina. (Vedi CRUSÌCCHI)

Evitare; riguardare; proteggere.

Gente da evitare; poco di buono; attac­cabrighe.

Impasto di calce, acqua e sabbia; calcina.

Calcinacci.

Premere e schiacciare l’uva con i piedi; calpestare, pigiare.