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Una.

Una nonna molto vecchia, giunta al lumicino, in punto di morte e dopo un periodo di coma, parlò esprimendo il suo ultimo desiderio: Voglio una fetta di soppressata!

Un colpo al cerchio di ferro e un altro al fondo della botte. (Il saper amministrare più faccende con una certa abilità. Destreggiarsi, barcamenar­si).

Un colpo, due beccafichi. (È come catturare due piccioni con una fava).

Una croce per chiesa e un pazzo per casa. (Come in ogni chiesa ci dev’essere almeno una croce, così in ogni casa deve trovarsi una persona quanto meno bizzarra).

Una lunga coda di gente…

Un poco d’olio, una presa d’olio per condire. (LÀMBA: quanto ne occorreva per riempire una lampada appunto ad olio, era la richiesta dei cosiddetti «P-ZZIÈND R LA BAS-L-CÀTA» – e i vicini lucani non me ne vogliano – che, nei giorni di festa, venivano a tendere la mano per un obolo, come s’è detto, in natura).

Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso. (Collaborazione e cooperazione in questo proverbio «universale»).

Una mano si lava sempre con l’altra, mai da sola. (Ci sono cose che da soli non si possono fare).

Un urto può essere peggiore di una caduta.